La gravidanza è periodo della vita della donna molto particolare, il Centro Medico Toscolano mette a disposizione delle future mamme tutti gli strumenti per affrontarlo con serenità e sicurezza. Oltre agli esami standard il nostro Centro offre alcuni servizi esclusivi:
Ecografia 3D e 4D
L'ecografia tridimensionale (o ecografia 3D) è una ecografia effettuata mediante una sonda apposita che permette di acquisire immagini su più piani. In seguito all'elaborazione dei dati arrivati dalla sonda, l'ecografo è in grado di riprodurre le immagini dei volumi, mostrandoci così delle immagini tridimensionali.
Si parla di ecografia quadridimensionale (o ecografia 4D) quando l'ecografo permette di acquisire i volumi in tempo reale: in poche parole l'ecografia 3D ci fornisce una fotografia mentre l'ecografia 4D produce un filmato.
Questo tipo di ecografia viene effettuata a scopo diagnostico per evidenziare anomalie del volto, degli arti, di tutte le strutture di superficie del feto e del cordone ombelicale.

Inoltre la possibilità di acquisire i volumi ci consente di ottenere proiezioni di organi e strutture in bidimensionale, altrimenti non ottenibili con la metodica standard, soprattutto in caso di angolazione fetale sfavorevole (tale opportunità è a volte indispensabile per studio del cuore fetale).
Infine è la metodica con la quale possiamo ottenere immagini più simili alla realtà, la prima fotografia o filmato che le mamme conservano del propio bambino. In questo caso l'epoca gestazionale migliore per ottenere una buona immagine è attorno alla 25° settimana.
Traslucenza nucale e Bitest
La misurazione della Translucenza Nucale è un esame ecografico che viene eseguito nel primo trimestre di gravidanza, in particolare tra l'11° e la 13° settimana di gestazione.
Durante questa ecografia, dopo aver verificato la vitalità dell'embrione e l'assenza di gravi malformazioni, viene misurato l'accumulo di fluido dietro la nuca del bambino. Lo spessore della translucenza nucale infatti aumenta in presenza di anomalie genetiche (per esempio, la Sindrome di Down) e quando sono presenti malformazioni congenite del feto.
Contestualmente alla misurazione della traslucenza nucale viene generalmente proposto il Bitest.
All'ecografia si aggiunge un semplice prelievo di sangue dalla madre, nel quale viene misurato il dosaggio di due proteine (Free Beta-HCG e PAPP-A). Tali dosaggi, combinati con l'età materna e la misura della traslucenza nucale, vengono confrontati con quelli delle cosiddette mediane di riferimento.
Il risultato del Bitest è un indice di rischio espresso come percentuale o frazione (ad esempio 1/1.000): quando questo valore è inferiore rispetto al valore soglia che il laboratorio fornisce (solitamente 1/250) l'esame viene considerato negativo. Valori superiori al valore soglia sono invece considerati positivi e suggeriscono il ricorso all'amniocentesi.
E' importante sottolineare che il Bitest è un esame di tipo probabilistico e a differenza di altri esami (come l'amniocentesi e la villocentesi), non dà la certezza assoluta di assenza o presenza di problemi genetici, ma fornisce una probabilità che essi si verifichino.
Essendo però un esame estremamente sicuro sia per la mamma che per il bambino, viene generalmente consigliato alle pazienti come esame di screening, in caso di positività si può ricorrere eventualmente ad indagini più invasive (amniocentesi).
I servizi descritti sono garantiti dalla Dr.ssa Francesca Frizzi e dalla Dr.ssa Rosa Cusmai